Aspromonte Il Film
Download ---> https://bytlly.com/2t7XHH
Attraverso le storie degli abitanti del luogo, una maestra che viene da Como, il prefetto che promette miglioramenti ma non mantiene le promesse, il film narra i sacrifici e la vita di una comunità che sopravvive giorno dopo giorno, e vuole costruire una strada per unire il paese alla marina, lottando contro le istituzioni e prepotenti locali come Don Totò.
Cineuropa is the first European portal dedicated to cinema and audiovisual in 4 languages. With daily news, interviews, data bases, in-depth investigations into the audiovisual industry, Cineuropa aims at promoting the European film industry throughout the world. Welcome to a platform where professionals can meet and exchange information and ideas.
Italy, the land of beauty, the land of centuries old cultures, but also a country troubled by poverty and neglect. As in many countries, the rich are increasingly centralized in the cities. It goes so far that many beautiful and historic villages like Africo (the imagined location for the film) are disappearing from existence. In a hopeless attempt to fight this trend, Italy has sold thousands of houses for the meager price of 1 euro.
Mimmo Calopresti è abile nel mostrare, con il taglio documentaristico che lo contraddistingue, una realtà dimenticata come quella di Africo.Il film è un'ottima rievocazione storica e sociale che non lascia spazio alla fantasia. La realtà di molti anni fa è la stessa di adesso in molti luoghi della Calabria. Credibili tutti gli attori, veramente molto bravi.
It can be said that Musolino was seen by his countrymen as a symbol of the injustice Calabria was facing at the time. As an elusive fugitive, always managing to escape traps, Musolino stirred the imagination of many people in Italy and in short order he became a legend throughout Italy and abroad. He became the subject of many Calabrian folk tales and popular songs. The 1950 film Il Brigante Musolino, by Mario Camerini, was based on his life. His real life events were also the subject of the concept-album Il Brigante Musolino by Otello Profazio.[10]
Forse proprio per questo il regista calabrese Mimmo Calopresti, autore di La seconda volta e La parola amore esiste, ha deciso di trasformare le parole di Pietro Criaco in immagini e suoni, adattando il romanzo in un film scritto insieme a Monica Zapelli.
Il "Taormina Arte Award" a Fulvio Lucisano e al regista Phillip Noyce, anch'egli in veste di produttore con il film in concorso "Show Me what You Got", ha caratterizzato la serata al teatro antico di Taormina per il 65° festival del cinema, introdotta da Marco Morandi che ha cantato Lucio Dalla.
Il teatro antico è anche la splendida cornice della proiezione in anteprima mondiale del nuovo film di Mimmo Calopresti "Aspromonte - La terra degli ultimi", prodotto da Lucisano, e girato in Calabria con un cast in cui spicca Marcello Fonte. Presente alla serata il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio con l'assessore alla Cultura Maria Francesca Corigliano.
Dunque domani 3 luglio alle 12 al palacongressi, la prima italiana dell'attesissimo documentario "Sea of Shadows", vincitore del "Premio del Pubblico" allo scorso Sundance Festival. Il film, diretto dall'austriaco Richard Ladkani e prodotto dalla compagnia di Leonardo Di Caprio (la stessa squadra realizzatrice del film The Ivory Game), segue un gruppo di attivisti guidati dall'italiano Andrea Crosta - che sarà presente a Taormina con il regista - fondatore dell'associazione ambientalista "Elephant Action League" e dalla Marina messicana, che lottano per salvare dall'estinzione la vaquita, la più piccola balena al mondo.
A seguire la proiezione, in anteprima mondiale, di "Cruel Peter", thriller soprannaturale girato a quattro mani da Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia, cofinanziato dalla Sicilia Film Commission, e prodotto da Taadaaa, Rai Cinema e Makinarium. La storia di Norman Nash, un archeologo inglese che giunge a Messina per valutare il restauro dello storico Cimitero Inglese. Nel corso degli scavi, il ritrovamento di una lapide riguardante la scomparsa del rampollo di un'aristocratica famiglia inglese, avvenuta tre giorni prima del terremoto del 1908, lo mette sulle tracce di un antico mistero... Il film sarà presentato domani in conferenza stampa dal coregista Christian Bisceglia e dagli interpreti Henry Douthwaite, Zoe Nochi e Katia Greco.
Ispirato all'opera letteraria "Via dall'Aspromonte" di Pietro Criaco, il film è ambientato ad Africo negli anni '50, dove i pochi abitanti sono totalmente isolati dal resto del mondo. Non c'è una strada che li colleghi alla città e non c'è nemmeno un medico che possa intervenire nei casi urgenti, né aiutare le donne a partorire. Ma ci sono un poeta (Marcello Fonte), una maestra (Valeria Bruni Tedeschi) appena arrivata dal nord per combattere la sua solitudine e, insieme, dare sfogo alla sua vocazione educativa, un gruppo di africoti combattivi capeggiati da Peppe (Francesco Colella) e il terribile Don Totò (Sergio Rubini), cattivo quasi archetipico che sale al paesello armato di fucile per incutere il terrore e approfittarsi dei suoi abitanti. Questo microcosmo di Italia antica legata alla terra e al fango viene colto sull'orlo di una rivoluzione: tutti insieme gli abitanti di Africo si mettono a costruire una strada con le loro mani per aprirsi un sentiero verso il futuro e un senso più ampio di comunità.
"Questo è un film su qualcuno che esiste lontano dall'oggi, ma che ha gli stessi problemi - rivendica Calopresti, che ha presentato Aspromonte in anteprima al Taormina Film Fest - Gli ultimi sono tanti e hanno bisogno di esistere e di contare, hanno bisogno di strade importanti. Mi verrebbe quasi voglia di essere come Spike Lee, di fare il razzista al contrario e dire: a voi del nord abbiamo dato tutto, almeno riconosceteci. Siamo tutti ultimi, dobbiamo riconoscerci, guardarci e darci una mano a vicenda". "Il sud è abbandonato", conferma Lucisano, che ha condiviso col regista l'avventura di questo film fatto "coi piedi nel fango". "Grazie a Fulvio - aggiunge Calopresti - ho chiuso un cerchio: ho raccontato i nostri padri e la cultura del ritorno. Avevo bisogno di tornare alla terra e alla semplicità in questo mondo così veloce".
"Questo film - racconta l'interprete Marcello Fonte, nel cast di Pinocchio e in procinto di girare una serie tv negli Usa - mi ha fatto venir voglia di zappare la terra, di coltivare e seminare. Mi ha ricordato molto Ermanno Olmi. Il mio personaggio è un poeta, ma sono gli altri a deciderlo: quando sei un po' diverso o sei lo scemo del paese, o sei il poeta". Accanto a lui, nel cast ci sono anche Marco Leonardi, Romina Mondello, Francesco Siciliano ed Elisabetta Gregoraci in versione contadina povera: "E' stato bellissimo vedermi in questa veste - ha commentato lei - sono per metà calabrese ma quella parte della regione non la conoscevo".
A 30 anni da Nato il 4 luglio, il regista americano viene celebrato al Taormina Film Fest tra premio e masterclass, con la proiezione della versione rimasterizzata del suo film ormai cult al Teatro Antico. Stone ha voluto inoltre portare al festival il documentario Revealing Ukraine - Rivelando l'Ucraina di Igor Lopatonok, di cui è produttore esecutivo
«Siamo lieti del successo di un'opera che racconta attraverso una piccola storia calabrese la grande storia del nostro Paese - ha commentato il presidente della Calabria Film Commission, Giuseppe Citrigno - un film necessario, che abbiamo sostenuto con grande entusiasmo».
Per sapere chi siamo, dobbiamo andare alla ricerca delle nostre radici, scovare le nostre origini e servirci della memoria storica per comprendere il nostro presente e il nostro passato. È così che cominciamo la nostra recensione di Aspromonte - La terra degli ultimi, il nuovo film scritto e diretto da Mimmo Calopresti e interpretato, tra gli altri, da Valeria Bruni Tedeschi e Marcello Fonte.
Tratto dall'opera letteraria Via dall'Aspromonte di Pietro Criaco, questo film vuole raccontare la storia di un paese, quello di Africo (situato nella valle dell'Aspromonte), che verso la fine degli anni '50 ha dovuto lottare con le unghie e con i denti per la propria sopravvivenza. Una storia che diventa una cartina tornasole delle condizioni del Sud sempre tenuto lontano dal progresso a causa di diversi fattori, tra cui la politica e la criminalità.
Aspromonte, la terra degli ultimi si apre con lo scenario di Africo, un paesino sperduto e completamente isolato, arroccato nell'Aspromonte. Ambientato alla fine degli anni '50, il film segue la storia di un paese pronto a dare tutto sé stesso per vivere in maniera dignitosa e non per sopravvivere. Un sogno, questo, che per diventare reale ha bisogno di supporto: tra i fattori fondamentali per concretizzare questo sogno - che non è altro che un diritto sacrosanto - si necessita, prima di tutto, di un medico. Una professione normale e di cui ogni paese dovrebbe disporre: eppure, ad Africo non se n'è mai visto uno e, nel momento in cui una donna del paese muore di parto, una massa inferocita scende dal paese alla valle per contestare il loro legittimo disappunto alle autorità.
In Aspromonte - La terra degli ultimi la storia dei singoli individui confluisce nella collettività dei paesani di Africo. Il film di Mimmo Calopresti si serve delle linee tratteggiate dei personaggi per realizzare un film corale, fatto di sentimenti e sogni collettivi, dove al singolo non corrisponde l'individualismo, bensì la condivisione. Perché, per uscire da condizioni di arretratezza e arrivare a concretizzare i propri sogni, gli abitanti di Africo compiono un'azione che non è così scontata: mettere sulle proprie spalle il destino degli altri, pensare al futuro altrui prima ancora di pensare al proprio. 2b1af7f3a8